Recensione del film Incroci sentimentali

Cinema / Recensione - 16 November 2022 10:30

Il film con Juliette Binoche e Vincent Lindon

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Gene Gnocchi - video

In Incroci sentimentali (Avec amour et acharnement) Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon) sono una coppia felice, che passa dal mare vacanziero in cui si baciano, alla vita di Parigi, dove riversano la medesima passione. Jean ha un figlio dal primo matrimonio, Marcus (Issa Perica) che vive con la nonna Nelly (Bulle Ogier), e mentre la vita sembra procedere quieta nella quotidianità, afflitta dalle restrizioni dovute alla pandemia da Covid.19, la musica tesa - di Tindersticks - fa intuire che un mutamento accadrà.


Film High Life

La trama allusiva del film Incroci sentimentali

Sara, conduttrice radiofonica, incontra per caso François (Grégoire Colin), suo ex fidanzato, nonché amico di Jean: l’uomo sta aprendo un’agenzia di rugby, e Jean - ex giocatore con precedenti penali - ne vuol essere coinvolto.

La regista Claire Denis - che adatta il romanzo Un tournant de la vie  di Christine Angot - fa procedere con lentezza l’evoluzione del rapporto tra Sara e Jean, ormai minato dalla riapparizione di François, e come se lavorasse con lo scalpello forgia   ogni gesto, centellinato con cura, non anticipando nulla ma mostrando solo gli effetti. Lo stesso è accaduto nei precedenti film L'amore secondo Isabelle (2017) e High Life (2018), dove ogni azione era seguita quasi senza spiegazione. A ciò si unisce l tema dei conflitti etnici: Marcus è infatti è di razza mista, esce la nonna non riesce a comunicare con lui, lo stesso fa il padre che non lo incontra se non a metà del film.


La geometria del film Incroci sentimentali

Queste tensione protratta non conduce a un’evoluzione del carattere dei personaggi, che per gran parte del film restano cristallizzati nel loro aspirazioni. Infatti anche la gelosia di Jean nei confronti di  François appare immotivata, proprio perché non emerge una causa scatenate che possa alimentarla. Lui crede che Sarà voglia tornare con il suo ex, ma questo conflitto è solo accennato, e mai espresso.

Se il “non detto” appare come una cifra stilistica della regia di Claire Denis, qui esso è condotto l’estremo, tanto da divenire evanescenza. Solo quando Sara e François vanno a letto insieme, emerge il desiderio sopito che l’assillava, ma senza spiegazione. È forse questo aspetto che avrebbe dovuto essere mostrato prima, perché capace di dare un senso straniante alla storia. Su tutto svetta l’interpretazione di Binoche e Lindon, raccontaci in maniera geometrica, con le scene di sesso che fanno esplodere, e al contempo chiudere il loro amore.  

Il film è nei cinema italiani dal 17 novembre. Incroci Sentimentali da un lato espone lo spettatore al dubbio che tacere è l’unica orma di sopravvivenza; dall’altro è una lama che può tagliare da entrambi i lati.

© Riproduzione riservata


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